Tra le giornate del 15 e 16 Aprile a Sarzana si è svolto il Napoleon Festival; compagnie e reggimenti da tutta Italia ed Europa si sono riuniti per rievocare questo scontro storico.
E' stata la prima rievocazione in cui ho portato la macchina fotografica ed addentrarmi in questo mondo attraverso la lente è stato veramente affascinante; ho osservato i minimi dettagli e mi ha spinto a voler catturare i momenti che altrimenti tra uno, dieci o vent'anni ci saremmo dimenticati, come questi soldati della 111ème che ballano
Ho scattato con la mia Nikon D5300 e due obiettivi Nikkor DX: un fisso 50mm f/1.4G e uno zoom 16-80mm F/2.8-4E.
Ho riscontrato una difficoltà a cambiare le lenti perchè se da un lato avrei sempre voluto scattare con il cinquantino per ottenere foto luminose e definite con composizioni che mi piacevano alla prima senza quasi bisogno di ritagliare, come le foto dei soldati danzanti o questo soldato della Quarantesima stanco dopo lo scontro alla fortezza
Non avrei potuto ricavare lo scatto dell'ufficiale Casolari che saluta la rievocazione al suono degli spari dei soldati
Questa foto è stata scattata ad una lunghezza focale di 16 mm su un sensore APS-C (quindi l'equivalente di 24 mm su un sensore full frame) e non avrebbe avuto lo stesso impatto con una lente telescopica a mio avviso, anche se vorrei tanto aver avuto due fotocamere e due teste con un altro paio di braccia per poter verificare.
Bellissimo il saluto di Luciano Casolari alle truppe.
I ritratti dei soldati ed ufficiali durante e precedenti i momenti d'azione li ho scattati con la lente zoommata al massimo a 80 mm (l'equivalente di un campo visivo 120 mm full frame), e il risultato non mi è dispiaciuto anche se non vedo l'ora che mi arrivi il cannone Sigma 70-200 stabilizzato
La lente e il fotografo possono arrivare fino a un certo punto, le pose e gli sguardi sono fondamentali per ricreare correttamente un militare storico, e Francesco Piccoli ci è perfettamente riuscito in questo scatto.
Dopo ogni evento fotografato penso sempre a cosa avrei fatto diversamente, ed adesso che sono più conscia di cosa significa fotografare tante persone interessanti che fanno azioni ancora più interessanti forse sono riuscita a mettere a parole quello che vorrei vedere nei prossimi scatti:
Più originalità; bellissimi i primi piani dei militari e le zoommate sulle scene di battaglia, ma vorrei fare qualcosa di più. Mi sono divertita a scattare dall'alto ed è stata una prospettiva fortunata mentre andavo in bagno dentro al forte e sono passata dalle mura affacciandomi sul fossato
Dare più importanza a chi ci ospita ed il loro bagaglio artistico e culturale
Per carità, le cuffie o tappi per le orecchie durante gli spari. Mi sono persa alcuni tra i momenti migliori per colpa della mia paura dei botti.
Fotografare nella pioggia con velocità di scatto elevata: solo uno scatto è uscito bene e "malinconico" come lo volevo, complice la mancanza di un ombrello
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Di seguito alcune foto che mi sono piaciute particolarmente tanto dell'evento, era presente anche il Dottore Storico Nicola Cosentino con la famiglia!
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