Sabato pomeriggio sono stata invitata da Silvia, una simpaticissima insegnante di canto e cantante lirica, per trascorrere un paio di ore nel suo laboratorio "Fioritura Vocale" e scattare qualche foto con la co-docente Antonella ed i partecipanti.
Potete trovare più informazioni su Silvia sulla sua pagina Facebook qui.
Ho conosciuto Silvia ad una manifestazione organizzata dalla ONLUS Plastic Free dove ha partecipato in diverse occasioni come volontaria per aiutare a raccogliere spazzatura tra i vari quartieri della città.
Il laboratorio di canto è stato veramente interessante; da persona che riconosce i limiti della propria voce (ma allo stesso tempo adoro cantare a squarciagola in macchina) mi ha incuriosito e fatto capire che la voce va educata ed allenata, come tanti altri muscoli.
La lezione è stata molto interessante; ho assistito ad esercizi per allenare la mimica facciale, la capacità di espressione, la respirazione diaframmatica e la potenza della voce.
Dal punto di vista fotografico le difficoltà erano rappresentate dalla luce naturale e l'illuminazione non omogenea; una parte dei partecipanti e della stanza era ben illuminata da luce indiretta e l'altra parte era fortemente controluce, il riflesso della luce sul palazzo rossastro di fronte inoltre conferiva un colorito arancione innaturale alla pelle dei partecipanti.
Nelle foto di seguito potete vedere i quattro muri con luci diverse che ho cercato di correggere per renderle più uniformi possibile.
La stanza era di dimensioni ridotte con un discreto numero di partecipanti, obbligandomi ad utilizzare lunghezze focali ridotte per angoli di foto maggiori con conseguenti distorsioni (parzialmente corrette con lo strumento apposito su Lightroom) e tanto pavimento a scacchi visibile nelle foto che creava una bella distrazione.
Ho scattato con la Nikon D7200 ed "il bestio", lo zoom Nikkor Af-s 16-80 f/2.8-4 così chiamato perché ai tempi mi sembrava un obiettivo molto grosso, soprattutto confrontato al Cinquantino e associato alla D5300.
Purtroppo il Cinquantino in questa occasione non è stato utile anche se sempre al mio fianco montato sulla D5300; essendo un laboratorio e cercando di disturbare il meno possibile insegnanti e discenti non mi sono potuta avvicinare per scattare primi piani e ho comunque preferito utilizzare campi visivi maggiori e quasi grandangolari per mostrare il setting in cui si svolgeva la lezione.
Di seguito ho evidenziato con il rosso la distorsione e aberrazione cromatica causata dalla lente in modalità grandangolare particolarmente visibile sul pavimento a scacchi, parzialmente corretta con le voci nel menu "Ottica" selezionando "Rimuovi aberrazione cromatica" e "Attiva correzione obiettivo".
Ho mantenuto un'apertura tra F/4 e F6.3 per avere tutti i soggetti a fuoco e non aver foto troppo buie o con Iso troppo alti.
Nessun cavalletto, velocità di scatto fissa a 1/125 di secondo per ridurre il rischio di mosso e riduzione della vibrazione attivata.
Ho impostato il valore di Iso automatico e si è aggirato tra i 900 e 3200, limite massimo che ho imposto per evitare foto sgranate. Avrei preferito ridurre la velocità di scatto ma fortunatamente non è stato necessario.
In conclusione, sono soddisfatta delle fotografie scattate durante il laboratorio ed è stato un pomeriggio molto interessante!
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